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Commenti al testo di Maria Teresa Savino
E non serv il miracolo (inedito)

Sei nella sezione Commenti
 

 Teresa - 07/11/2014 19:42:00 [ leggi altri commenti di Teresa » ]

Testo asciutto e amaro di grande pietas. Inutilità della religione - qualunque essa sia - di fronte all’inumanità delle vicende umane.

 Maria Squeglia - 26/08/2011 16:25:00 [ leggi altri commenti di Maria Squeglia » ]

Bella poesia,carica di metafore,scaturita, credo,da un fatto di cronaca realmente accaduto.Una "carretta del mare" affonda nelle acque gelide del mare di Portopalo.Nessun superstite,nessuna lapide se non il ricordo struggente e composto del poeta e di Lucarelli che ha dedicato alla tragedia una trasmissione televisiva.

 Franca Alaimo - 11/08/2011 11:25:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Questa è una di quelle poesie che, ispirandosi ad un crudo fatto di cronaca ( questo sì, purtroppo, moltipliacto nel tempo), riesce a mantenersi in quota, dirottando la carica emotiva in immagini di ferma liricità. Il miracolo dei pesci di sapore evangelico qui è ironicamente capovolto, diventando inutile per questa folla di naufragati che casomai diverranno loro pasto. Il capovolgimento del senso della parabola ricorda amaramente che gli uomini non sanno più compiere miracoli d’amore e che quaggiù il compito umano dell’amore è sempre più spesso tradito ed offeso.
Una bella poesia, compèosta e vibrante allo stesso tempo.

 Loredana Savelli - 08/08/2011 19:23:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

In effetti il "pelago", le lacrime salate e i corpi, gelidi, scivolati sul fondo non lasciavano molto spazio alla fantasia. Ma, chissà, quando non si vuole vedere l’orrore, si confida in una speranza oltreumana, in una lettura un po’ obliqua e paradossale. E’ una tendenza che mi riconosco. E’ una delle ennesime estati catastrofiche, disumane, non si riesce a guardare in faccia la realtà.
Grazie all’autrice per la spiegazione e alle amiche che hanno animato il dibattito.
Un saluto.

 Maria Teresa Savino - 08/08/2011 18:43:00 [ leggi altri commenti di Maria Teresa Savino » ]

Logico e naturale che chi legge una poesia la interpreta e la commenta secondo parametri di giudizio del tutto personali.Mi permetto di spiegare che il riferimento al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci,l’ho inteso come amara ironia.
La fame(la speranza di un ipotetico miglioramento di vita)spinge tanti diseredati a disastrosi viaggi della speranza.Nello specifico,la poesia parla di clandestini lasciati alla deriva e morti di stenti durante la navigazione,lasciati poi scivolare in mare.In quella tomba straniera...Grazie.

 Lorena Turri - 08/08/2011 16:47:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Credo che già il titolo parli chiaro: "E non servì il miracolo". I miracoli servono quando si è ancora vivi, non più da morti.
Inoltre i corpi, specifica l’autrice, sono "gelidi" mentre i corpi vivi, se pure malati, non lo sono.

 Maria Musik - 08/08/2011 16:08:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

L’ultima parola va all’autrice e, come sempre, una poesia una volta pubblicata diviene spesso "altro" nell’interpretazione del lettore.
Ma, sinceramente, proprio non trovo nulla che mi faccia pensare ad acque miracolose. Il Mare Nostrum sta diventando un cimitero sconsacrato dove sono i corpi umani a moltiplicarsi e diventare cibo per i pesci. E’ gente che cerca di sfuggire a guerra, persecuzione, siccità e carestia. Cerca il miracolo occidentale, il pane e l’accoglienza e trova morte prima di toccare terra. Non ci trovo nulla di salvifico in questa "immersione", almeno qui sulla terra. Cosa avvenga dopo e altrove... non lo so. Quello che conosco è ciò che vedo che è la millesima parte di ciò che immagino.

 Loredana Savelli - 08/08/2011 15:37:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Aggiungo, per meglio esplicare la mia lettura, che ho immaginato l’immersione nelle acque di Lourdes.

 Lorena Turri - 08/08/2011 15:15:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Io l’ho letta come Maria Musik.

 Loredana Savelli - 08/08/2011 14:26:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Eppure io la sento carica di speranza, al punto che la turba si saziò dei pesci, simbolo cristologico, e non ebbe bisogno di altri miracoli. Io l’ho letta così.

 Maria Musik - 08/08/2011 13:38:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Questa poesia è cruda e non risparmia l’orrore. Questa è la sua bellezza e questo è il suo valore etico e sociale. Non c’è miracolo dove l’assenza di umanità ha creato un’incolmabile vuoto di fede. Non c’è fede, nè speranza, nè carità.

 Narda Fattori - 08/08/2011 12:22:00 [ leggi altri commenti di Narda Fattori » ]

Quelle orribili morti, le tante troppe orribili morte... Non ci fu miracolo, i pesci restarono voraci. Bella.

 Loredana Savelli - 08/08/2011 10:38:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Bellissima!!
Molto consolante sapere che "non servì il miracolo" (si vede che gli occhi non erano increduli e la fame era stata saziata nel viaggio).

 Lorena Turri - 08/08/2011 10:34:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Bella e cruda!